Categoria: Digital Marketing

Il digital marketing nel 2022
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Il Marketing digitale nel 2022

Trend di marketing da non sottovalutare Essere costantemente aggiornati su ciò che accade nel mondo social è necessario per riuscire a cogliere tutte le opportunità che il marketing digitale ci può riservare. Molto interessante è il report curato da Planoly in cui sono delineati 7 trend che ogni marketer dovrebbe tenere sott’occhio nel 2022. Video; Influencer marketing; Creator economy; Generazione Z; Shopping virtuale; Contenuti brevi; Brand sempre più umani. La potenza del video E’ stato stimato che i contenuti in formato video generano il 1200% di condivisioni in più rispetto a post classici testo + foto. Non è un caso che tutti i social network stiano dedicando sempre più attenzione al video. Prima su tutte Instagram che come afferma Adam Mosseri non è più un social di condivisione di fotografie ma sarà sempre più concentrato su reels e contenuti video. Per crescere sui social nel 2022 è fondamentale che i video facciano parte della strategia di marketing. Influencer marketing Questo è un trend che sicuramente resterà rilevante anche nei prossimi mesi. Se lo si utilizza, bisogna concentrasi meno sulla vendita ma piuttosto sul creare contenuti coinvolgenti con i propri partners. Il resto verrà da sè. Cosa fare? Collaboriamo con influencers che sono conosciuti per la loro capacità di creare contenuti di qualità e che sono presenti sulle piattaforme nella quali vogliamo ampliare la reach. La crescita della creator economy Al giorno d’oggi i creators, cioè chi si occupa della creazione di contenuti, svolgono un ruolo centrale. Sono coloro che hanno le abilità per far crescere la propria community online e monetizzare. E sono consapevoli che i loro contenuti possono aiutare la propria audience. Per quanto riguarda Instagram, è molto utile seguire l’account ufficiale Creators che è una fonte davvero interessante di notizie su questo mondo. Il marketing per la generazione Z In gergo il termine Gen Z fa riferimento a coloro nati tra il 1995 e il 2009. Sono il primo gruppo di utenti per cui il mobile è il modo primario di consumo dei contenuti. Si appassionano anche a cause sociali quindi per intercettare il loro interesse i brand devono creare contenuti che non siano solo di intrattenimento ma anche autentici. E rispondono molto bene ai video, ecco perchè è un formato così importante. Anche se il nostro obiettivo non è conquistare questo fetta di mercato, ma vogliamo comunque aumentare la brand awareness, possiamo ad esempio buttarci su TikTok per mostrargli il lato più creativo e divertente dell’azienda. Lo shopping virtuale Internet ha trasformato il modo in cui le persone fanno shopping. Si parla allora di social ecommerce, ovvero la fusione tra ecommerce e social media. Sempre più utenti utilizzano i social per scoprire nuovi prodotti e fare acquisti quindi al giorno d’oggi ci sono molto più possibilità di trasformare i followers in clienti paganti. Bisogna curare al meglio i propri account social proprio come se fossero la vetrina di un negozio ed offrire alle persone la migliore (e più semplice) esperienza di shopping online possibile. Contenuti brevi La quantità di contenuti disponibili ogni giorno sul web è infinita. Per riuscire a catturare l’attenzione delle persone è strategicamente efficace focalizzarsi su contenuti brevi, che siano consumabili velocemente. Quindi lasciamo da parte contenuti troppo lunghi e sfruttiamo al meglio formati più corti e dinamici come ad esempio i reels di Instagram, giusto per fare un esempio. L’umanizzazione del brand L’obiettivo primario del marketing moderno è creare relazioni. Bisogna stabilire un rapporto di fiducia tra utente e brand. Umanizzarsi allora significa concentrasi sull’interazione e lo scambio reciproco. Dobbiamo costruire rapporti personali con il pubblico. Ascoltiamo i nostri utenti, rispondiamo alle loro domande, accettiamo anche le critiche ed utilizziamole per migliorare. Inoltre più i nostri contenuti saranno accessibili e rilevanti per la nostra audience, più le persone saranno naturalmente portate ad interagire e partecipare. Riflessioni conclusive Se quest’anno vuoi dare una svolta al tuo business grazie ad Instagram ti invito a partecipare al mio nuovissimo webinar gratuito “L’età dell’oro di Instagram“. Se vuoi sapere come creare la tua community con successo, step by step, e monetizzare la tua passione su Instagram riserva ora il tuo posto iscrivendoti gratuitamente a questo link.

Parliamo di Web Marketing
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Parliamo di Web Marketing

Perchè è importante il Web Marketing Partiamo da una riflessione: siamo tutti connessi, passiamo sempre più tempo online e sui social. Allora diventa fondamentale che le persone che stanno cercando un prodotto/servizio simile a quello che offriamo, siano in grado di trovarci subito quando navigano. Il web marketing è quella branca del marketing che utilizza il canale specifico del web e fa riferimento a tutti gli strumenti e le strategie di promozione online di un prodotto o servizio. La peculiarità del web, rispetto ai media classici, è la sua natura interazionale. Tutti possono interagire con il messaggio che comunichiamo e l’interazione avviene tra utente e azienda ma anche tra persona e persona. Si parla con il consumatore e non al consumatore come invece era in passato, è un rapporto bidirezionale. Le fasi del Web Marketing Il marketing oggigiorno è personale e personalizzato. La vendita allora è la naturale conseguenza della relazione tra brand e utente. Il web marketing si può applicare a diversi ambiti professionali, tutto dipende da quali risultati vogliamo ottenere: incrementare le vendite di un e-commerce?; indicizzare il sito sui motori di ricerca?; aumentare la brand awareness?; sviluppare una community online?. Naturalmente non si possono fare le cose a caso, serve una logica precisa. Il punto di partenza è la fase analitica con lo studio del mercato per capire se c’è richiesta e anche come posizionarci rispetto ai nostri competitors. Poi si passa alla pianificazione del progetto e allo sviluppo di una strategia, che verrà messa in atto durante la fase operativa. Infine, ed è essenziale farlo, dobbiamo raccogliere i risultati ottenuti per capire cosa ha funzionato e cosa invece ha bisogno di essere migliorato. Così come si evolve la tecnologia, aumentano le aspettative delle persone nei confronti delle aziende o dei brand. La natura relazionale del web Ci sono due concetti importanti: awareness e reputation. La prima è la notorietà di un prodotto o una marca. La seconda è cosa ne pensano davvero gli utenti personalmente. Internet e i social media hanno cambiato radicalmente il modo in cui tutti noi interagiamo: grazie al web creiamo conversazioni e costruiamo rapporti interpersonali. E’ fondamentale offrire contenuti di qualità che diano valore, che quindi aiutino le persone a risolvere un problema e soddisfare un bisogno specifico. I contenuti non bastano. Nel mondo digitale diventa sempre più importante gestire al meglio anche le relazioni con gli utenti. Come farlo? Ascoltiamo la nostra community, coinvolgiamo il nostro pubblico rendendolo partecipe e attribuendogli un ruolo attivo. Rispondiamo alle domande ed accogliamo anche critiche e feedback negativi, utilizzandoli per migliorare.

Come utilizzare il tuo canale YouTube per le conversioni
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Come migliorare un canale YouTube

Trasforma gli utenti in clienti con YouTube Un canale YouTube ben curato, con video di qualità adatti ad ogni fase del funnel e le giuste call to action, diventa uno strumento utilissimo per le conversioni. Nell’immaginario collettivo YouTube spesso è visto soltanto come puro intrattenimento ma in realtà è una piattaforma dalle grandi potenzialità a livello di marketing. Ottimizzazione del canale YouTube Le prime impressioni contano, è un dato di fatto. Dobbiamo riuscire a catturare l’attenzione dell’utente ed assicurarci che sia chiaro fin da subito cosa facciamo e come possiamo aiutarlo. Il nostro canale deve rispecchiare l’immagine e i valori del brand. Curiamo tutti i dettagli: foto profilo, banner, descrizione, tab informazioni, contenuti. Creiamo un look coerente e immediatamente riconoscibile anche per i thumbnails dei nostri video. Consiglio: copertina accattivante accompagnata da un testo semplice ed esplicativo che funga da gancio per attrarre subito l’interesse dello spettatore. E se vuoi saperne di più su come creare un thumbnail YouTube ti lascio un mio video tutorial; guarda qui. Inoltre è bene organizzare i video in playlist diverse dedicate ad un argomento specifico, cosicché i contenuti siano ancora più facili da trovare. Video e funnel di marketing Per far crescere un canale YouTube dobbiamo ovviamente puntare sui contenuti di qualità. Non tutti gli utenti però si trovano allo stesso punto all’interno del customer journey. Per ogni fase del funnel di marketing bisogna creare contenuti diversi: Top of the funnel: video introduttivi dove facciamo storytelling per creare fiducia verso il nostro brand e il nostro prodotto/servizio; Middle funnel: approfondiamo uno specifico argomento oppure offriamo alle persone una panoramica più dettagliata su come usare un determinato prodotto; Lower funnel: video tutorial e guide step by step attraverso cui accompagniamo l’utente che magari ha dei dubbi o problemi che vuole risolvere; Clienti fidelizzati: contenuti più avanzati dove mostriamo alla nostra community già acquisita tasks più complessi oppure offriamo loro ancora più valore. Solitamente i video sono registrati ma può essere molto utile anche fare degli streaming live per coinvolgere il pubblico ed aumentare l’engagement. Il potere della call to action Tanti più video nostri guarda un utente, tanto più cresce la probabilità che YouTube suggerisca come raccomandati anche altri video del nostro canale nella sua homepage. Certamente avere visitatori abituali è ottimo ma le visualizzazioni non sono conversioni. Per far sì che l’utente si trasformi in cliente dobbiamo sempre inserire una call to action. Invitiamo l’utente a fare il passo successivo, dicendogli chiaramente come può farlo. Inseriamo uno o più link nella descrizione, per veicolare il traffico da YouTube ad altre piattaforme come il sito web, un blog, un e-commerce, un webinar, o un altro video. YouTube in quanto social media è anche un motore di ricerca: ottimizzare i titoli e la descrizione dei video è importante perchè ci aiuta ad aumentare le possibilità di essere trovati.

Come evitare il burnout
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Come evitare il burnout durante le feste

Semplici consigli per prevenire il burnout Il social media burnout è una sensazione di fatica che si verifica quando si passa troppo tempo sui social. I social sono per tanti professionisti uno strumento di lavoro, ma passare ore e ore online può diventare fonte di stress e malessere mentale. WHO (World Health Organization) definisce il burnout come un fenomeno occupazionale. E’ il risultato di uno stress cronico collegato al lavoro che non è stato gestito correttamente. Ci sono semplici accorgimenti che tutti noi possiamo mettere in atto e che ci possono aiutare a mantenere il giusto benessere. Poniti dei limiti Cerca di creare una routine giornaliera. Stabilisci degli orari precisi e un periodo di tempo definito durante il quale concentrare il lavoro, lasciandoti anche degli spazi vuoti. Ad esempio allontanati dal pc almeno un’ora prima di dormire e non buttarti sul telefono appena ti svegli. Unfollow Ogni tanto è buona pratica fare un audit delle persone che segui. Questi utenti e i loro contenuti ti fanno stare bene? Se la riposta è no, ti consiglio vivamente di smettere di seguirli (o silenziarli se sei costretto/a a seguirli magari per motivi di lavoro). Circondati solo di persone che sono fonte di ispirazione, che ti possono insegnare qualcosa, che ti fanno divertire ed allontanati da chi porta negatività. Posa il telefono Il Natale è alle porte: utilizza i giorni di festa per staccare la spina. E’ vero che il web non dorme mai, ma dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata. Invece che pensare solo a condividere momenti sui social, ricordati di essere presente e viverli per davvero. Fai un social media detox Forse starai pensando che se usi i social per lavoro, è impossibile fermarsi!. In realtà per arrivare ancora più carichi e rigenerati nel nuovo anno, serve rallentare. Ritagliati del tempo libero per riposare e liberare la mente dalla frenesia quotidiana. Riflessioni sul burnout Il benessere fisico e mentale è fondamentale, ma spesso lo sottovalutiamo. Certo il digital marketing richiede costanza e non possiamo abbandonare i profili aziendali, ma dobbiamo evitare che l’essere stacanovisti ci faccia scivolare via la vita senza accorgercene. Non dimenticare mai che tu sei importante: se stai bene, sei anche in grado di lavorare bene. Se ti senti sopraffatto/a, fermati, appoggia il telefono, chiudi il pc, fai qualcosa che ti piace, dedicati ad un hobby, esci a fare una passeggiata o semplicemente respira.

Il Social Media Marketing nel 2022
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Social Media Marketing 2022

3 trend interessanti di Social Media Marketing Ogni anno è sempre molto utile leggere il report “State of Marketing” a cura di Hubspost che ha intervistato più di 1500 marketers ed esperti a livello globale, sia in ambito B2B che B2C. Il social media marketing si conferma lo strumento di marketing preferito per le aziende. Nel 2021 si è puntato sempre di più sull’essere autentici, ottimizzando la customer experience e dando la priorità alla costruzione di relazioni con il proprio pubblico, piuttosto che la vendita fine a se stessa; e tutto ciò resterà rilevante anche per il futuro. Naturalmente i social sono un universo in costante evoluzione quindi per continuare ad ottenere risultati bisogna adattarsi ai cambiamenti. Lo scenario del Social Media Marketing nel 2022 Il quadro che si sta delineando per i mesi a venire si basa su 3 traiettorie principali a cui dedicare particolare attenzione. Social listening; Contenuti live; Approccio multicanale. L’unico modo per offrire agli utenti la migliore esperienza possibile è sapere cosa gli piace e di cosa hanno bisogno: per riuscire a farlo dobbiamo ascoltarli. Il social listening è l’analisi del sentimento del pubblico nei nostri confronti. Analizzando cosa dicono di noi e del nostro brand le persone (che siano commenti positivi o negativi), impariamo come possiamo supportare al meglio la nostra audience, offrendo non solo un prodotto/servizio di qualità, ma sviluppando rapporti umani. Un altro trend da tenere in considerazione per il social media marketing è andare live. Gli utenti ricercano sempre di più contenuti autentici con cui identificarsi e le dirette sono uno strumento davvero efficace per connettersi ed interagire con il pubblico. E’ consigliabile anche essere presenti su diverse piattaforme e non solo una, implementando una strategia integrata e multicanale per espandere la propria reach. Come decidere quanti social usare? Non esiste una regola universale sul numero perfetto di account social da avere poiché ogni azienda ha obiettivi e pubblici specifici. Per scegliere quali e quante piattaforme utilizzare, poniamoci alcune domande: Dove si trovano gli utenti più in linea con il nostro brand?; Quanto tempo possiamo dedicare allo sviluppo e gestione di ogni singolo profilo?; Esistono piattaforme tra cui possiamo riproporre i contenuti di qualità che abbiamo creato?; Ci sono social che non ci porterebbero nessun beneficio strategico?. Una volta fatta questa analisi, sarà più semplice capire dove investire le nostre energie. Riflessioni conclusive Nel futuro il social media marketing sarà sempre più umano, creativo e personalizzato; sta a noi riuscire a sfruttare le opportunità che offre il web. Se Instagram fa parte della strategia di crescita del tuo business online e vuoi sapere come creare la tua community con successo, iscriviti alla lista di attesa per il mio webinar gratuito “L’età dell’oro di Instagram” per ricevere un avviso appena sarà nuovamente disponibile. Clicca qui.

Idee di video marketing
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Video marketing per piccole imprese

Ecco alcune idee efficaci per il video marketing Come si evince dal report redatto da Wyzowl, dal 2016 ad oggi il numero delle aziende che utilizzano il video come strumento di marketing è aumentato del 41%. Si stima che gli utenti in media guardino video per 2 ore e mezza al giorno. I contenuti in formato video sono i preferiti quando le persone vogliono scoprire un nuovo prodotto o capire meglio come funziona un servizio.  Molti si lasciano spaventare dall’idea di investire nel video marketing perché credono che servano tantissimi soldi, ma in realtà si possono raggiungere risultati anche con budget limitati. E’ la qualità del messaggio ciò che conta davvero e con i video possiamo catturare l’attenzione delle persone, attrarre nuovi clienti e anche aumentare le vendite. Idee per una strategia di video marketing All’inizio chi si approccia al mondo del video marketing per la prima volta può pensare che sia troppo difficile e complicato, ma esistono alcune soluzioni semplici da cui partire. Storia del Brand; Prodotto; Video educativi; Social proof; Dietro le quinte. Utilizzare i video per fare storytelling crea un senso di intimità. Creiamo una connessione personale con il pubblico, raccontando loro chi siamo, quali sono i valori del nostro brand e la nostra mission aziendale. Ricordiamoci sempre che se un utente si fida di noi, è molto più probabile che si trasformi in un cliente. I video promozionali sono un ottimo modo per mostrare come funzionano i nostri prodotti e quali benefici offrono i nostri servizi a chi li acquisterà, in modo da incentivare le vendite. I video educativi ci permettono di posizionarci come esperti del nostro settore. Qui offriamo contenuti di valore al pubblico insegnandogli a fare qualcosa di nuovo (con il nostro prodotto o servizio). Questo aiuta anche ad incrementare la nostra credibilità. Un video educativo può essere ad esempio un tutorial, una sessione domanda e risposta, oppure consigli strategici, insomma c’è ampio margine di azione. Social proof è un concetto che rimanda al fatto che le opinioni degli altri influenzano il nostro comportamento. Come applicarlo al video marketing? Possiamo creare video con le testimonianze dirette dei clienti soddisfatti oppure condividere contenuti generati dai nostri stessi utenti in cui utilizzano il nostro prodotto. I video del dietro del quinte, in cui mostriamo anche la persona (l’aspetto umano) che c’è dietro il business, ci consentono di creare un rapporto di empatia con il pubblico. Possiamo condividere momenti della nostra quotidianità al lavoro o fare vedere come viene creato un prodotto. Riflessioni conclusive Prima di iniziare a lavorare sui nostri video, chiediamoci sempre cosa vogliamo ottenere: brand awareness o credibilità, autorità o incremento delle vendite?. In base ai nostri obiettivi specifici, scegliamo quale tipo di contenuto pubblicare e quale strategia di video marketing sviluppare. I social media non sono una scienza esatta e l’unico modo per verificare se un contenuto funziona oppure no, è sperimentare: testiamo soluzioni diverse ed analizziamo i risultati raggiunti per capire come possiamo migliorare.

Come comunicare efficacemente scrivendo
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Come comunicare efficacemente

I valori necessari per comunicare al meglio Comunicare è un’azione attraverso la quale facciamo sapere qualcosa al nostro interlocutore. Tutti comunichiamo ma dobbiamo ricordare che le parole hanno un peso specifico. La comunicazione aziendale, sia essa rivolta ai nostri clienti, ai partner commerciali, così come agli stessi membri del nostro team di lavoro, deve rispettare certi requisiti. Cosa fare per comunicare efficacemente? Quando ci apprestiamo a scrivere un testo (una mail, un messaggio, ecc.) dobbiamo assicurarci di aver chiaro quale obiettivo vogliamo raggiungere attraverso la comunicazione. Ciò che scriviamo deve essere immediatamente e facilmente comprensibile per il lettore: questo è fondamentale. Vogliamo essere sicuri che il nostro messaggio venga letto? Siamo concisi e diretti, senza perderci in troppi fronzoli. Cerchiamo di offrire subito al destinatario della comunicazione tutte le informazioni di cui riteniamo abbia bisogno, in modo da evitare confusione ed agevolare un’interazione snella. E’ importante che il testo sia coerente ed abbia una logica, quindi organizziamo al meglio le diverse informazioni che contiene, cosicché ogni passaggio sia chiaro. Un altro valore su cui puntare, anche nella vita quotidiana, è l’empatia. Prima di dire qualcosa consideriamo gli effetti che le nostre parole possono avere sugli altri. L’essere cortesi è una priorità in qualsiasi ambiente, e lo è anche quando comunichiamo per iscritto, quindi abbandoniamo toni aggressivi o scontrosi. L’importanza dell’essere costanti Questi sono semplici passaggi da seguire per riuscire a creare una comunicazione chiara e utile; se all’inizio sembra difficile, con la pratica si migliora. Dobbiamo poi impegnarci per mantenere l’alta qualità della comunicazione nel tempo, comunicando efficacemente con costanza, ogni volta. Più siamo efficaci nell’esprimere e condividere le nostre idee con gli altri, più riusciremo a creare una comunicazione di successo, e perchè no magari anche ad ispirare coloro che leggono il nostro messaggio.

Come creare una newsletter che converte
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Come creare una newsletter che converte

Analizziamo le fondamenta della newsletter L’email marketing è uno strumento potentissimo di marketing. La lista mail è qualcosa che sarà tuo per sempre, anche se un domani i social sparissero tutti, gli utenti iscritti alla tua newsletter continueranno comunque ad essere dei contatti utili per la crescita del tuo business o la vendita dei tuoi prodotti/servizi. Come fare ad essere sicuri che la newsletter è efficace? Ottima scrittura a livello di copy, design curato, analisi dei risultati. Tutte queste qualità però non bastano. Devi riuscire a creare una newsletter su misura per il tuo pubblico di riferimento, che non solo sia bella da vedere, ma che invogli e convinca il lettore ad agire: visitare il tuo sito, comprare il tuo prodotto, e così via. La scelta del design della newsletter L’obiettivo principale è sviluppare un contenuto che gli utenti vogliono leggere. Non usare semplicemente il primo design che ti sembra accattivante, ma scegli quello che le persone si aspettano dal tuo brand. L’identità del tuo brand deve trasparire anche nella newsletter. Tutto quello che dici deve riflettere sempre i valori specifici della tua azienda. Giusto per fare qualche esempio: se ti occupi di finanza una mail piena di gifs super colorate non si addice alla tua audience; se sei un freelance invece è naturale aspettarsi un design meno formale. L’importanza del copywriting Il designa lavora in tandem con il copy: entrambi questi elementi devono essere in armonia e seguire la stessa direzione. Immedesimati nel tuo utente tipo e pensa come vuoi farlo sentire, dopo di che usa le parole e il design per portarlo lì. Quale è la prima cosa che gli utenti vedono quando ricevono la tua newsletter via email? Il titolo! Devi riuscire a catturare la loro attenzione fin dal primo momento, perchè se non li incuriosisci subito, probabilmente se ne dimenticheranno e non la apriranno più. Devi creare una sensazione di urgenza. Consiglio tecnico: cerca di tenere la lunghezza del titolo intorno ai 30 caratteri, per non rischiare che il limite di display del browser tagli il testo. Inoltre è sempre utile usare la personalizzazione, perchè se la subject line della tua email contiene il nome del destinatario c’è una probabilità più alta che venga aperta (per fare questo devi raccogliere il consenso sui trattamenti dei dati sensibili ovviamente). La segmentazione è un fattore chiave Segmentare la tua lista mail è una delle cose più semplici da fare ma è quella che offre dei risultati incredibili a livello strategico. Non esiste una strategia di email marketing che vada bene per tutti: se suddividi il tuo database in gruppi diversi, sarai in grado di offrire una user experience migliore perchè comunicherai a diversi destinatari con campagne mirate e create ad hoc, a seconda degli interessi specifici di ogni segmento. Come capire se una campagna è andata bene? Misura i risultati. Non limitarti però ad analizzare solo l’open rate o il click rate, ma cerca di comprendere il processo che ti ha portato dall’invio della newsletter all’acquisizione del cliente, monitorando anche quante conversioni sono state generate dalla campagna nella sua totalità. Crea una newsletter rilevante La costanza svolge un ruolo decisivo: che sia una volta al mese, alla settimana o magari una mail ogni giorno, l’importante è che le persone sappiano che la tua newsletter arriverà. La consistenza aiuta a essere sempre rilevanti ma bisogna mantenere le cose “fresche.” La cosa peggiore che puoi fare è inviare, email dopo email, sempre lo stesso contenuto. Opta per un mix: alterna magari offerte e promozioni con articoli di blog interessanti per la tua audience, contenuti informativi o un pò di storytelling. Conclusioni Ricorda che una volta creata e implementata la tua strategia di email marketing, il lavoro non è finito. Devi fare promozione alla tua newsletter e rendere più semplice possibile per gli utenti sapere dove trovarla. Dopo tutto una newsletter nasce affinché le persone vi si iscrivano!. Puoi aggiungere dei pop-up sul tuo sito e sul blog, così come puoi inserire una call to action con un invito ad iscriversi nel testo dei post che pubblichi sui social e nella tua bio; insomma utilizza ogni mezzo o piattaforma a disposizione per spargere la voce.